LegalPsy: Diritto al benessere, Tutela dei diritti

Quando e come l’ex coniuge può perdere il contributo mensile nel momento in cui instaura una relazione stabile con un’altra persona.

Se l’ex coniuge ha un altro partner non perde il diritto al mantenimento, neanche se, da questo ultimo partner, ha avuto un altro figlio, salvo che abbia iniziato a convivere in modo stabile.
In questo caso, viene meno l’obbligo di versamento dell’assegno perché è iniziata una nuova relazione, basata sugli stessi presupposti del matrimonio.
Si tenga presente che l’eventuale fine della nuova convivenza , anche dopo poco tempo, non consente all’ex coniuge di chiedere nuovamente l’assegno di divorzio. Tale diritto è stato ormai perso per sempre.
La cessazione del diritto all'assegno di divorzio opera con effetto retroattivo: se l’ex partner non comunica all'altro partner di aver iniziato la nuova convenienza, ovvero se quest’ultimo scopre la nuova convivenza, il partner che ha ricevuto il pagamento dell’assegno di divorzio dovrà restituire tutte le mensilità percepite, a partire dall'inizio della stessa convivenza.
Colui che ha ha pagato indebitamente l’assegno di divorzio potrà agire in tribunale per ottenere gli arretrati pagati.
Non si deve però dimenticare che l’obbligo di versare l’assegno di divorzio non cessa automaticamente solo per il fatto dell’instaurarsi di una nuova convivenza: occorre comunque prima ottenere dal Giudice competente una sentenza che revochi la precedente condanna al pagamento dell’assegno di divorzio.
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Il diritto di visita dei nonni.
L’art. 317 bis cod. civ. riconosce in capo agli ascendenti un vero e proprio diritto di visita al fine di tutelare i rapporti significativi nonni-nipoti minorenni ed escludere in via ordinaria che i genitori possano opporsi all'esercizio di tale diritto, fermo restando l’importante limite del preminente interesse del minore. Tale diritto viene riconosciuto ai nonni in ragione della positiva incidenza del rapporto nonni- nipoti sull'interesse del minore. Di fronte a condotte impeditive dei genitori, infatti, il Giudice deve tener conto del pregiudizio al normale equilibrio psicologico ed affettivo dei figli derivante dalla interruzione del rapporto con i nonni e potrà adottare tutti quei provvedimenti idonei a rimuovere l’ostacolo al diritto di visita dei nonni
In presenza di condotte impeditive dei genitori, i nonni hanno la facoltà di ricorrere all'Autorità giudiziaria per far valere il diritto di visita, ma non possono intervenire nei giudizi di affidamento dei minori in sede di separazione, divorzio o nelle controversie tra genitori non uniti in matrimonio. ... See more

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